AgCom: Anso a difesa dei piccoli editori
Sanzione sproporzionata: ANSO si schiera con Il Giunco, editore dellâomonima testata giornalistica online, nel ricorso al Tar del Lazio contro lâAGCOM. LâAssociazione Nazionale Stampa Online chiede lâannullamento della multa da 50mila euro irrogata dallâAutorità Garante per le Comunicazioni al piccolo editore toscano per la presunta violazione del divieto di pubblicità dei servizi di gioco disposta dallâart. 9 del Decreto Dignità .
"La scelta di combattere il gioco dâazzardo attraverso il divieto della sua promozione è corretta - dichiara Marco Giovannelli, presidente di ANSO -. Molto meno il sistema sanzionatorio delle norme previste perché non si può chiedere a una testata giornalistica di pagare 50mila euro a seguito di un articolo pubblicato. Lâassociazione appoggia quindi il ricorso de Il Giunco perché si arrivi a una soluzione equa".
Lâantefatto è un articolo pubblicato quasi un anno fa su ilgiunco.net, âtesto presuntivamente informativo, redatto similmente ad un normale articolo di taglio giornalistico, volto, però, a promuovere il gioco con vincita in denaro tramite un apposito collegamento ipertestualeâ, scrive lâAGCOM nellâordinanza del gennaio scorso con la quale ha confermato la sanzione amministrativa e alla quale lâeditore ha fatto opposizione al Tar. Il punto non è nella violazione, ma nel meccanismo di conteggio della sanzione stessa che viene conteggiato, come recita la norma, di âimporto pari al 20 per cento del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, ad euro 50.000â.
ANSO chiede che siano accolte le eccezioni di legittimità costituzionale e di compatibilità con il Trattato UE del Decreto Dignità sottoposte da Il Giunco allâattenzione dei giudici amministrativi.
Gli editori italiani, specie le piccole realtà locali, scontano infatti i limiti della potestà giurisdizionale italiana e la soggezione del principio del paese dâorigine di cui alla Direttiva c.d. SMAV e, pertanto, oltre a subire una illegittima e sproporzionata restrizione alla propria attività , sono incisi anche da una disparità di trattamento conclamata rispetto agli editori stabiliti in altri paesi appartenenti allâUE che non sono soggetti ai divieti del Decreto Dignità ed ai controlli di AGCOM.
Sulla scorta dei recenti pronunciamenti della Corte Costituzionale in tema di sanzioni, ANSO ha rilevato come la norma primaria che prevede lâapplicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria minima di 50mila euro sia del tutto irragionevole e sproporzionata prevedendo una modalità di calcolo che non consente ad AGCOM di poter differenziare il trattamento sanzionatorio rispetto alla fattispecie concreta ed avendo portata indistinta in relazione a qualsiasi trasgressore da Google al piccolo editore locale.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia
ANSO