Volpini sul Congresso del Pd: "Solo nomi e pochi contenuti, ecco perchè non firmerò alcuna candidatura"
C'è fermento nel Partito Democratico marchigiano per i lavori congressuali che porteranno ad eleggere i delegati al nazionale. Un momento cruciale per il partito che dopo il tracollo politico degli ultimi mesi si gioca una chance importante per la auspicata (da più parti) "rigenerazione".
Una "rinascita" che almeno per il momento non sembra esserci con movimenti "sub-congressuali" intenti a lavorare più sui nomi che sui contenuti. E sarebbe proprio questo il motivo principale che ha spinto Fabrizio Volpini, attuale consigliere regionale e presidente della IV Commissione, a non scendere in campo a sostegno di alcun candidato. A Volpini, ex segretario del Pd senigalliese e alla guida del partito proprio al momento della nascita avvenuta con l'unione tra Margherita e Democratici di Sinistra, non piacerebbero le dinamiche innescatesi, ancora una volta, quando si parla di Congresso. Per il Pd Marchigiano le candidature sarebbero tre (con altrettante aree interne al partito): quella di Paolo Petrini, quella di Giovanni Gostoli e quella di Lapo Pistelli. Volpini, tirato da più parti per la giacchetta, preferisce non schierarsi.
"Rispetto tutte e tre le candidature che mi sembrano molto degne -commenta Volpini- tuttavia di questi lavori congressuali non condivido la modalità con cui si stanno svolgendo. Siamo ancora rimasti ancorati al vecchio metodo del posizionamento e riposizionamento, una logica che è costata casa al Partito Democratico negli ultimi anni. Dopo le sconfitte degli ultimi mesi mi sarei aspettano per il congresso un dibattito più incentrato sui contenuti invece che sul solito guardare alle persone. Per il momento vedo solo nomi e pochi contenuti. Per queste ragioni ho deciso di non schierarmi con nessun dei candidati. Seguirò comunque gli sviluppi della fase congressuale ma non firmerò nessuna candidatura".Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia
Giulia Mancinelli