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Marche, Europa. Cosmetici e sperimentazione animale: un buon segno nelle Marche

Nei giorni scorsi al Parlamento Europeo ho incontrato la Dottoressa Taylor, dell'associazione britannica per l'abolizione della vivisezione (BUAV). L’incontro è avvenuto nell’ambito delle iniziative della Coalizione Europea contro la sperimentazione animale.



L'European Coalition to End Animal Experiments – ECEAE raggruppa le principali associazioni di protezione animali dell'Unione Europea per sostenere la campagna “Senza eccezioni, nessun rinvio, No ai test cosmetici su animali”, che chiede lo stop all'importazione e alla vendita nell'Unione Europea di prodotti cosmetici testati su animali.





Per testare i cosmetici migliaia di conigli, ratti e topi sono sottoposti a iniezioni, alimentazione forzata oppure cosparsi di sostanze sulla pelle rasata per un periodo che può durare al massimo tre mesi. Al termine dell'esperimento, gli animali sono tutti soppressi.





Nonostante il divieto europeo alla sperimentazione animale per testare cosmetici e prodotti di bellezza le aziende cosmetiche sono ancora autorizzate a vendere, all'interno dell'Unione, ingredienti che sono stati sperimentati su animali in altre parti del mondo. L'importazione e il divieto di vendita, nell'UE, per tutti i prodotti testati su animali dovrebbe entrare in vigore nel 2013; tuttavia potrebbero esserci deroghe a tale divieto, infatti, nei prossimi mesi il Parlamento Europeo e la Commissione saranno chiamate a decidere in merito.





Nella lista delle aziende italiane aderenti al logo "cruelty free" (demo.lav.nethouse.it/index.php?id=716), indicatore di tutti quei marchi che hanno aderito allo standard “stop ai test su animali”, ho riscontrato con piacere la presenza di due aziende della regione Marche in particolare: Pierpaoli srl e Mondosolidale. Un buon segno, certo! Ma per incrementare gli effetti di questo nuovo modo di fare commercio- e dare un chiaro segno al mondo dell'industria cosmetica - un contributo fondamentale a queste aziende può arrivare anche dalle scelte dei consumatori; ed é bene che anche voi, amici e amiche marchigiane lo sappiate.

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Niccolò Rinaldi