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Europa Verde: “Il piano rifiuti della giunta Acquaroli è illegittimo e ci espone a sanzioni UE. Basta con discariche e inceneritori, le Marche devono guardare al futuro”

“Il Piano Rifiuti della Regione Marche è illegittimo per l’Europa e rischia di portarci a una procedura di infrazione. La proposta è in pieno contrasto con la normativa comunitaria, in quanto propone come pilastro cardine del piano l’inceneritore senza valutare alternative sostenibili. Questo non solo è contrario alla Direttiva UE, ma è anche una scelta disastrosa per l’ambiente e la salute dei cittadini”, attacca Sabrina Santelli, coportavoce regionale di Europa Verde: “La destra vuole trasformare le Marche in una pattumiera.

Noi non lo permetteremo” . Abbiamo avuto proprio in queste ore un approfondimento con Ignazio Marino vice capogruppo dei Verdi europei , Gianluca Carrabs del nazionale e Sandro Bisonni dell’esecutivo regionale per sottoporre alla Commissione Europea questa questione attraverso un 'interrogazione al Parlamento Europeo.“L’assessore Aguzzi e la giunta Acquaroli continuano a proporre soluzioni vecchie e dannose, condannando le Marche a più inquinamento e più tasse. Parlano di ampliamento delle discariche e di un termovalorizzatore come se fosse l’unica via possibile, ma è una scelta miope che ignora le reali necessità del nostro territorio”.Per Europa Verde, la soluzione passa dalla riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata spinta, dalla tariffazione puntuale e dall’uso di impianti innovativi per il riciclo e il trattamento a freddo. Bisogna puntare sulla qualità della raccolta differenziata, solo così il rifiuto può dar vita ad un nuovo ciclo produttivo, trasformandosi in  una risorsa economica. Con una raccolta differenziata al 90% non c'è bisogno di inceneritori, ma solo di impianti per trattare il restante 10%. Con appena 1,5 milioni di abitanti, le Marche non possono sostenere economicamente un termovalorizzatore senza importare rifiuti da altre regioni. “Questo significa più camion carichi di immondizia sulle nostre strade, più inquinamento e più rischi per la salute. E come se non bastasse, i costi ricadrebbero interamente sui cittadini con un inevitabile aumento della TARI. Insomma, non solo ci avvelenano, ma ci fanno anche pagare il conto”, prosegue Santelli."Mentre in Europa si chiudono gli inceneritori e le discariche perché incompatibili con le strategie di economia circolare, qui la destra li vuole costruire. È il segno di un’amministrazione incapace, che preferisce scelte  facili e dannose invece di un vero piano rifiuti sostenibile”.Se oggi il progetto scellerato della maxi discarica di Riceci è stato bloccato, lo si deve al coraggio di chi ha avuto la forza di opporsi, non certo alla Regione. “La vera svolta è arrivata grazie all’intervento della Commissione parlamentare Ecomafie, che ha portato alla luce le criticità del progetto, e alla determinazione di Gianluca Carrabs e dell’onorevole Francesco Emilio Borrelli, che hanno portato il caso all’ attenzione nazionale ma soprattutto  hanno dimostratoil coraggio di andare controi poteri forti ed il malaffare.Ci sono forti responsabilità politiche trasversali sul caso Riceci, solo noi Verdi da sempre e da subito contrari.“Noi continueremo a batterci contro il termovalorizzatore. Non possiamo permettere che l’incompetenza e l’avidità condannino le Marche a diventare la pattumiera d’Italia. Lo dobbiamo ai nostri figli, perché il domani che lasceremo loro dipende dalle scelte che facciamo oggi”, conclude Santelli.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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