
Femminicidio di Spoleto: arrestato Gianluca Romita, ha strangolato la compagna al culmine di una lite
E' in stato di fermo, nel carcere di Spoleto, Gianluca Romita, il 47enne originario di Milano ma con residenza e un appartamento a Marzocca di Senigallia, che mercoledì ha ucciso la compagna di 37 anni, Laura Papadia, e ha poi minacciato di togliersi la vita gettandosi da un ponte.
Romita avrebbe strangolato la compagna nell'appartamento in via Porta Fuga a Spoleto, dove viveva con la nuova compagna, dopo la separazione dalla prima moglie. L'uxoricida avrebbe ucciso la compagna al culmine di una lite. Laura infatti avrebbe voluto un figlio mentre Romita (già padre di due figli dalla precedente relazione) non ne voleva sapere e così avrebbe affettato la compagna per il collo stringendola fino a soffocarla. Il corpo esanime della donna è stato trovato nella loro abitazione. L'uomo infatti subito dopo il delitto ha telefonato all'ex moglie, una donna originaria di Oristando, confessando il delitto. La donna ha subito chiamato le forze dell'ordine. Nel frattempo Romita si è portato sul ponte delle Torri, a Spoleto, minacciando di gettarsi nel vuoto e gridando di aver ucciso la compagna. Le forze dell'ordine lo hanno fatto desistere dall'intendo suicida, lo hanno poi fermato e condotto in caserma dove dopo alcune ora è stato dichiarato in stato di fermo. Romita, di professione agente di commercio di vini, risulta avere la residenza a Senigallia, in un appartamento a Marzocca dove mercoledi mattina si sono portati i carabinieri della Compagnia di Senigallia guidati dal Capitano Felicia Basilicata. Inizialmente il sospetto era che l'omicida potesse trovarsi barricato li, invece l'appartamento, che utilizzava occasionalmente come seconda casa, era vuota. Romita si trovava in realtà a Spoleto, nei pressi del ponte.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia
Giulia Mancinelli