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Fermo: Una chiacchierata con la Sindaca di Ortezzano Carla Piermarini a tre anni dal suo mandato

E' una delle sole 4 donne del fermano a capo di un Comune. La sua soddisfazione per avere già riqualificato e restituito più belle alla cittadinanza le due piazze centrali in paese.

In un momento in cui la politica sembra ancora riservata a figure in prevalenza maschili, Carla Piermarini, 45 anni,  Sindaca di Ortezzano, è una delle sole 4 donne del fermano a capo di un Comune. Insegnante, moglie e madre di una figlia di 13 anni, è stata eletta nel 2021, vincendo le elezioni con un margine di soli sette voti. Un traguardo che ha richiesto determinazione e impegno, soprattutto considerando la competizione con una lista fatta di nomi ben radicati nella comunità e con qualcuno di essi già Sindaco. Come mai questo impegno in politica? Da cosa nasce?  Tre anni fa a 42 anni e con una vita passata a formarmi e fare esperienze in Italia all'estero, in quanto sono un insegnante di lingue straniere, forte anche dell'esperienza di consigliera con mandato ai servizi sociali durante l'Amministrazione della Scendoni, ho pensato che potesse essere per me il momento di di fare un passo avanti e mettermi a disposizione della mia comunità .Come sono stati questi primi tre anni, è ancora convinta della sua scelta?In questi tre anni mi sento molto cambiata, più che come persona come politico. Lavorando sette giorni su sette h24, diciamo che sono stati tre anni di formazione accelerata. La partenza è stata in salita, c’era ancora il covid con tutte le complessità amministrative che ha comportato, però ora sono contenta del risultato. Sapevo che sarebbe stato difficile, ma  le sfide mi stimolano e credo di aver dimostrato a chi non credeva in me che si era sbagliato. Il mio massimo impegno è un segno di gratitudine verso i cittadini che mi hanno scelto e  le persone che hanno deciso di presentarsi con me e sono state al mio fianco in quel momento cruciale della mia vita.Nel suo programma, c’erano tre punti fermi: il ripopolamento del Centro Storico, l’introduzione di una scuola per l’infanzia e l’apertura di un Centro studi nella Casa dell’illustre concittadino Carboni. A che punto siamo? Non ripopolamento ma riqualificazione del centro storico, anche se le due cose vanno ovviamente a braccetto. E’ sicuramente  importante tenere da un punto di vista demografico, cosa che stiamo riuscendo a fare, grazie anche ad un saldo positivo tra nascite e morti.  Per la riqualificazione  del centro storico abbiamo ottenuto molti fondi per ristrutturare gli edifici strategici . Per Palazzo Carboni sono adesso in partenza i lavori già finanziati. Ma ci son altri due palazzi che si trovano in punti fondamentali del paese da ristrutturare e quello in Largo San Girolamo che abbiamo acquisito lo  metteremo in sicurezza con fondi dell'ordinanza 137 del Commissario Straordinario per la ricostruzione. Tutto questo farà la differenza e renderà il centro storico appetibile anche per chi vorrà decidere di venire a vivere ad Ortezzano o investire in qualche attività di ricezione turistica. Intanto voglio sottolineare due lavori pubblici che abbiamo già portato a termine: le due Piazze principali del paese che erano in uno stato di degrado. Spesso quando si vive nei luoghi che uno ama non ci si rende conto di qual’ è davvero lo stato qualitativo del paesaggio e dell'architettura. Ora che questi spazi  sono stati riqualificati si nota la differenza tra il prima e il dopo e sono molto soddisfatta, perché credo che la qualità della vita in un piccolo Borgo, ma in generale ovunque, dipenda molto anche dalla qualità di ciò che ci circonda”.E  per la scuola dell’infanzia? Quando ero  bambina c'era una scuola dell'infanzia parrocchiale, sono già molti anni che però  non c'è più. Per la fascia d’età 3/6 anni siamo coperti dall’Infanzia di Monte Vidon Combatte. Abbiamo invece partecipato ad un bando del Ministero dell'Istruzione per un asilo nido che sorgerà a Valdaso di Ortezzano sicuramente entro la fine del mio mandato.  La grande battaglia per noi è mantenere la Scuola Primaria, cosa che stiamo facendo con le unghie e con i denti. A  Ortezzano ci sono 50 bambini alla scuola primaria che è viva e vivace, mantenerla  sarebbe forse la vittoria più importante. Dal punto di vista della natalità  abbiamo in media sei o sette bambini nuovi nati all’anno e nel 2022 siamo stati addirittura uno degli unici cinque comuni della regione Marche  che ha visto un saldo naturale positivo. Questo significa che la popolazione non scende, anche se siamo sempre sul filo del rasoio. Cerchiamo comunque di offrire sul posto alcuni servizi che possono agevolare le famiglie: qui i bambini, possono fare un corso di danza, un corso di disegno,  un corso di musica e praticare il calcio. Ecco sono piccole attenzioni, però importanti per evitare di complicare la vita a mamme e famiglie in generale”Mi pare di capire che è soddisfatta del lavoro fatto sin qui. E Le criticità? Sinceramente non immaginavo di potermi trovare già  a metà mandato e con tante cose messe in cantiere. Stiamo lavorando per realizzarle e per alcune ho già delle conferme per cui so che riusciremo a portarle avanti. Poi nuove idee bollono in pentola  per il futuro. Ovviamente criticità ce ne sono.  Purtroppo non riusciamo ad offrire tutti i servizi che di cui la popolazione  può aver bisogno. Un dispiacere è stato il fatto anche che il medico di medicina generale abbia lasciato Ortezzano. Questa è una criticità diffusa un po' su tutti i   territori rurali e non potevamo fare nulla per impedirlo.  Noi cerchiamo di impegnarci soprattutto per quelle fasce di popolazione che sono più fragili, Quindi come Comune abbiamo attivato un servizio di doposcuola pomeridiano  gratuito, offriamo la ginnastica per la terza età , insomma cerchiamo di stare attenti alle fasce di popolazione più deboli.”Cosa sogna per il futuro?Mi piacerebbe realizzare ad Ortezzano  un punto panoramico  da cui ammirare la bellezza di tutto il territorio. In generale, creare  un ambiente sempre più accogliente dove le persone vivano bene,  in pace e armonia all’interno di una Comunità con senso di appartenenza e orgoglio per il proprio paese. Credo che questo ci sia e si respiri già un po' a Ortezzano.Si ricandiderà alla fine del mandato? Se riesco a mantenere  l'asticella così alta credo sia responsabile da parte mia ricandidarmi e  continuare a lavorare in questo modo per la Comunità, anche per portare a compimento opere il cui termine potrebbe slittare oltre questo mandato . Ovviamente bisognerà vincere le elezioni un'altra volta, magari con qualche voto di scarto in più. Saranno i cittadini a scegliere come sempre.  Puoi commentare l'articolo su Vivere Fermo


Marina Vita