
Giornate FAI di Primavera, nelle Marche 58 aperture in 32 localitÃ
Tornano sabato 22 e domenica 23 marzo le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico dâItalia, insignito della Targa del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero della Cultura. Grazie allâimpegno e allâentusiasmo di migliaia di volontari, 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Il 2025 per il Fondo Ambiente Italiano (FAI) è un anno speciale, la Fondazione festeggia i suoi primi cinquantâanni con splendide aperture, a contributo libero, che rappresentano un racconto corale e identitario dei beni culturali nelle Marche. I Luoghi parlano. Palazzi storici, ville, borghi, luoghi di ricerca, botteghe di antichi mestieri raccontano storie che insegnano, ispirano e talvolta commuovono, come evidenzia il presidente nazionale FAI, Marco Magnifico. Tra le tante aperture proposte, alcune saranno dedicate agli iscritti al FAI e a chi si iscriverà durante lâevento. Verranno inoltre riaperti luoghi particolarmente apprezzati e visitati nelle scorse edizioni. Ad ogni visita sarà possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione. I numeri nelle Marche: 58 luoghi aperti in 32 località  Tutte le province coinvolte 16 presidi FAI attivi in queste Giornate (tra Delegazioni, Gruppi e Gruppi Giovani) 710 volontari FAI Oltre 50 Istituti scolastici coinvolti 187 classi coinvolte Circa 1.800 Apprendisti Ciceroni delle scuole medie e superiori Una proposta regionale, dunque, varia e originale che è impossibile da sintetizzare. Ne segnaliamo alcune: Villa Buonaccorsi di Potenza Picena (MC) - con prenotazione -, lâOrto sul Colle dell'Infinito, Bene FAI a Recanati (MC), Abbazia di Santa Croce a Sassoferrato (AN), Palazzo Honorati Carotti a Jesi (AN), Borgo di Montignano di Senigallia (AN), Villa Simonetti ad Osimo (AN), Palazzo Leopardi e Pinacoteca Duranti a Montefortino (FM); Museo Archeologico Oliveriano a Pesaro (PU); Palazzo Malatestiano a Fano (PU); Campus Scientifico Enrico Mattei ad Urbino (PU), Salone delle Battaglie di Palazzo Malaspina ad Ascoli Piceno (AP); I Cantieri Navali a San Benedetto del Tronto (AP). Questi i beni dedicati agli iscritti: Villa Buonaccorsi a Potenza Picena (MC); Palazzo Corboli Aquilini ad Urbino (PU); Casa Cappella di Polverigi (AN). Le parole del presidente regionale FAI Marche, Giuseppe Rivetti: «Nel complesso un affascinante labirinto di campanili e antichi portali. Porte spalancate. Simboli nascosti che rimandano a uomini e donne che hanno lasciato un segno, sono sopravvissuti. E nessuno di loro si sente fuori posto nelle Giornate FAI, tutti sono parte del suo vento. Un momento in cui la magia si rinnova: âlâanimaâ dei luoghi rivive e le storie raccontate dal FAI non verranno mai dimenticate. Cinquantotto splendide aperture, scelte con cura da ogni Delegazione e Gruppo, rappresentano un racconto corale e identitario dei beni culturali nelle Marche». La dichiarazione del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli: «Le Giornate del FAI sono una grande opportunità di scoperta del territorio e di valorizzazione di luoghi speciali che contraddistinguono la nostra regione anche come meta di un turismo qualificato e fidelizzato. Lâapertura di 58 luoghi, su tutto il territorio regionale, molti dei quali solitamente chiusi al pubblico, dimostra le potenzialità di un territorio ricco di bellezze di cui i marchigiani sono attenti ed orgogliosi, custodi e narratori. Una narrazione che trasmette lâanima stessa delle Marche coinvolgendo anche le giovani generazioni in un percorso di promozione basato sulla consapevolezza della propria identità . A partire dai giovani, basti pensare ai 1800 studenti delle scuole superiori e medie che, insieme a centinaia di volontari FAI, si trasformeranno in ciceroni per guidare i visitatori alla scoperta di luoghi unici. Voglio anche sottolineare il contributo che le Giornate del FAI di Primavera e dâAutunno danno anche a quella destagionalizzazione a cui puntiamo per far crescere ancora flussi turistici che ci vedono già con aumenti a doppia cifra e presenze record sia italiane che straniere. Come Regione sosteniamo il ruolo del volontariato come fondamentale per la vivacità dei territori. Ai volontari FAI di ogni età va anche la nostra gratitudine per mettersi a disposizione con entusiasmo ed impegno come anello virtuoso della catena di valore che alimenta il motore del turismo dellâesperienza di cui vogliamo che le Marche diventino una meta sempre più ambita. Ringrazio dunque per il costante impegno il FAI Marche, il presidente Giuseppe Rivetti e tutti coloro che permettono lâottima riuscita di queste iniziative». Le Giornate FAI sono possibili grazie allâapporto fondamentale di centinaia di volontari che saranno affiancati da oltre mille Apprendisti Ciceroni, ovvero studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, i quali avranno lâoccasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI - nel loro territorio - sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità . Un sentito ringraziamento alla Regione Marche, alla Croce Rossa, alla Protezione Civile, alle Amministrazioni e Sindaci che hanno condiviso con entusiasmo i progetti di apertura del FAI ed ai tanti proprietari che hanno aperto le porte dei loro beni. Grazie di cuore alle Delegazioni, Gruppi FAI, Gruppi FAI Giovani e Gruppo FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi nella nostra regione. IMPORTANTE: Si raccomanda di controllare sul sito i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione. Elenco dei luoghi visitabili e modalità di partecipazione allâevento su: www.giornatefai.it https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=MARCHEPuoi commentare l'articolo su Vivere Marche
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