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Fabriano: Fedrigoni chiarisce: "Non abbiamo delocalizzato la produzione né venduto il marchio Fabriano a un’azienda tedesca"

In riferimento ad alcune notizie apparse sui media, ci teniamo a chiarire che non abbiamo in alcun modo delocalizzato la produzione né venduto il marchio Fabriano a un’azienda tedesca, e che la carta per fotocopie Copy1 e Copy2 non verrà prodotta da Fedrigoni in Germania.

A inizio febbraio abbiamo sottoscritto un accordo quinquennale con un distributore internazionale, Jacob Jürgensen, che consente l’utilizzo del marchio per distribuire in Europa circa 30.000 tonnellate di carta per ufficio, un quinto rispetto alle 140.000 tonnellate che venivano prodotte nello stabilimento di Fabriano fino allo scorso dicembre. L’operazione è nata con la finalità di garantire continuità di fornitura, seppure in volumi estremamente limitati, ai clienti Fedrigoni che acquistano da noi i diversi range di carte per il disegno artistico e carte di sicurezza e che stanno assistendo con preoccupazione al forte calo di produzione di carta per fotocopie in tutto il mondo. Per evitare qualsiasi fraintendimento da parte dei consumatori, sulla confezione delle risme di carta sarà chiaramente specificato che il prodotto è distribuito da Jacob Jürgensen attraverso la controllata Paperfast. Il mercato della carta da fotocopie si sta riducendo in maniera inesorabile in tutto il mondo e il calo della domanda globale è sempre più significativo (-42% dal 2018 ad oggi). Tutti i maggiori player internazionali stanno correndo ai ripari, riducendo drasticamente la propria produzione. Questo ha creato grande incertezza tra chi ancora vende carta da fotocopie, che spesso fatica a trovare sul mercato disponibilità di prodotti di qualità. Non si tratta quindi in alcun modo di un’operazione finanziaria o speculativa, né tanto meno di una delocalizzazione della produzione, bensì della volontà di supportare i nostri clienti che a fine 2024 hanno chiesto una continuità del marchio: lo dimostrano i volumi irrisori di carta da ufficio che verranno prodotti e distribuiti in Europa. L’accordo con Jacob Jürgensen prevede controlli sulla qualità estremamente rigorosi per assicurare gli stessi standard di eccellenza e sostenibilità che contraddistinguono i prodotti a marchio Fabriano. In un momento di forte sofferenza della manifattura fabrianese, con crisi industriali importanti nell’elettrodomestico e nel farmaceutico, Fedrigoni sta tenendo fede a tutti gli impegni presi con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione Marche e le organizzazioni sindacali: a metà marzo, delle 173 persone inizialmente coinvolte nella chiusura della società Giano (carta da ufficio) ne sono rimaste in cassa integrazione straordinaria una trentina e si sta lavorando per ridurle ulteriormente. Inoltre, il Gruppo ha un piano di investimenti per sostenere la crescita nel quadriennio 2025-2028 di oltre 300 milioni di euro a livello globale, di cui circa 100 milioni in Italia. Una grossa quota sarà destinata agli stabilimenti marchigiani, che vogliamo rendere sempre più competitivi così da sostenere la nostra espansione internazionale, sviluppare il portafoglio di prodotti (inclusi quelli più iconici a marchio Fabriano) e accelerare il percorso di transizione energetica e decarbonizzazione degli impianti. Stiamo portando avanti il nostro piano industriale con serietà e impegno, nonostante la situazione di estrema volatilità e incertezza che contraddistingue tutto il mondo manifatturiero in Italia e in Europa.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fabriano


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