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Pesaro: Espianto multi-organo all’Ospedale San Salvatore salva la vita a pazienti in grave pericolo

Nella prima mattina di martedi 10 dicembre l’Ospedale San Salvatore di Pesaro ha visto l’espianto di cuore, fegato, reni e cornee da un paziente maschio adulto appena deceduto, grazie ad una operazione durata circa 5 ore.

Appena stabilizzato, il cuore è stato portato a Bari per un trapianto programmato nelle ore precedenti e gli altri organi inviati alle destinazioni già assegnate, in tre Regioni diverse.“E’ stato tutto molto impegnativo – commenta la dottoressa Annalisa Silvestri, coordinatrice ospedaliera per la donazione di organi e tessuti per il presidio di Pesaro -: l’espianto vero e proprio è l’atto finale, dopo una serie di accertamenti sempre molto complessi e rigorosi che richiedono almeno un giorno di lavoro intensissimo, con scambi di informazioni con il Centro Nazionale Trapianti e altri presidi, riguardo la situazione medica del paziente defunto, la compatibilità dei suoi organi, la necessità di stabilire chi possa e debba essere il paziente ricevente”.A quanto risulta, esistono oggi in Italia 800 richieste di trapianto di cuore, con un’attesa media di circa due anni da parte di pazienti che si trovano in pericolo di vita. “Chi decide di donare i propri organi – osserva la dottoressa Silvestri – sceglie come orientare la propria esistenza dopo la morte, con un atto di grande solidarietà e generosità. Ma per me è sempre una grandissima emozione sapere che il nostro lavoro permette di salvare una vita in pericolo, nel caso del cuore; permette ad un dializzato di staccarsi dalla macchina che lo tiene in vita, dopo il trapianto (i due reni prelevati passano a due pazienti diversi); così come le cornee consentono ad una persona di tornare a vedere. Nel 2024 abbiamo già avuto 8 momenti come questi; l’anno scorso erano stati 4, l’anno precedente 1 solo. Una grande dimostrazione di crescita di sensibilità generale da parte della popolazione”.“Ogni notizia come questa – aggiunge Gabriele Riciputi, Presidente regionale Marche di AIDO, Associazione Italiana Donatori Organi Tessuti e cellule – ci rende ancora più orgogliosi del lavoro di informazione e sensibilizzazione che svolgiamo quotidianamente sull’intero territorio. Ogni volta che un singolo cittadino ancora in vita, oppure i suoi familiari dopo la scomparsa, accettano la prospettiva della donazione, automaticamente donano a qualcuno la speranza concreta di una vita migliore. Basta un “sì” al momento di rinnovare la propria Carta di Identità oppure una firma sulla nostra Tessera. Un gesto semplicissimo può ridare la vita ad una persona”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Pesaro


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