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Fermo: A Petritoli, un incontro sull'olio. Virtù e leggende

Petritoli è riconoscibilissima per l'alta torre comunale che spicca sul cucuzzolo del paese. Da lontano appare come un missile pronto alla prossima esplorazione cosmica.
Poi, la cittadina è nota per un'idea geniale quanto fruttifera: negli anni è diventata la patria dei matrimoni internazionali. Quello che era un antico monastero è stato trasformato nel Palazzo dei Matrimoni. D'altronde, l'ampio giardino risulta gradito alle coppie e ai loro invitati.

C'è un altro aspetto da non sottovalutare: è la Festa delle Cove. Annualmente, dopo il raccolto del grano, intorno ai primi di luglio, una sfilata in costumi tipici attraversa il paese. È un atto di ringraziamento che il mondo pagano e successivamente quello cristiano compivano in onore della madre terra e del suo Creatore. È dunque una tradizione antica, ed è uno spettacolo in ogni senso.Le cove, il grano ci richiamano alla campagna e alla sua fertilità. L'agricoltura in questa terra d'Aso è ancora fiorente e molti giovani stanno tornando ad essa. Accanto ai cereali e alla frutta, dobbiamo ricordare anche l'olivo. Di frantoi ce n'è di qualità. Per questo motivo, il progetto Borghi aperti alla cultura, di quel duo di genietti che sono Andrea Marsili e Stefano Castagna, non poteva ignorare Petritoli. Così che, domenica prossima, il Palazzo dei Matrimoni sito in pieno centro storico, ospiterà (dalle ore 18) un personaggio di primo piano del Laboratorio Piceno della Dieta mediterranea. Si tratta del dr Paolo Foglini, vice presidente del Laboratorio, già direttore del Centro di Diabetologia dell'Ospedale Murri di Fermo. Foglini è stato allievo all'Università di Perugia del prof. Flaminio Fidanza, l'uomo che, insieme ad Ancel Keys, diede inizio allo Studio dei Sette Paesi da cui scaturì il concetto di dieta mediterranea. L’olio di oliva, in modo particolare quello extra vergine (EVO), è uno degli alimenti principe di questa dieta. Sull'ulivo si raccontano varie leggende: Romolo e Remo nacquero alla sua ombra; la colomba torna nell'Arca di Noè, dopo il diluvio, con nel becco un suo ramoscello; con l'ulivo Atena batté Poseidone in una gara per il nome della città: Atena vinse e la città fu chiamata Atene; gli uliveti furono la risposta di libertà suggerita dai Cistercensi ai figli della gleba. Infine, nella Bibbia si racconta che fu un Angelo a dare a Seth, figlio di Adamo, tre semi da mettere sulle labbra del padre morto da poco. Da lì germogliarono un cedro, un cipresso e un olivo.  Puoi commentare l'articolo su Vivere Fermo


Adolfo Leoni