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Mangialardi (PD): "Il nuovo ponte Garibaldi disconosciuto da tutti ma si tira dritto lo stesso"

Il progetto di nuovo Ponte Garibaldi è ormai per la Giunta Acquaroli solo fonte di imbarazzo.

Nel Consiglio regionale dello scorso martedì l’assessore Aguzzi è tornato a parlare del tema in risposta a una mia interrogazione rispetto alle possibili modifiche e alle eventuali tempistiche per l’inizio dei lavori in caso di conferma del progetto, visto che il Vicecommissario Babini aveva annunciato alla stampa l’apertura del cantiere entro il mese di marzo. Da notare la reticenza con cui l’assessore ha inteso fornire la dovuta informazione a riguardo, asserendo che la competenza della Regione si limitava alla sola (costosissima, ma ci ritorneremo) demolizione del ponte vecchio, mentre la costruzione del ponte nuovo è in capo esclusivamente alla struttura commissariale e al Comune di Senigallia, smentendo di fatto ancora una volta quanto sostenuto dal Sindaco Olivetti.Anche le dichiarazioni di Babini sono state smentite dall’assessore: non è vero che i lavori inizieranno “entro fine Marzo”, ma se tutto va bene nel mese successivo visto che manca ancora un parere del Ministero delle Infrastrutture che arriverà presumibilmente attorno al 10 aprile. Quello che serve, piuttosto, è la data della sospensione del progetto: un atto di responsabilità nei confronti della cittadinanza senigalliese, visto peraltro che il mandato amministrativo del Presidente Acquaroli  è in scadenza, un dato che suggerirebbe maggiore cautela prima di assumersi una simile responsabilità.Il dato politico più rilevante è tuttavia un altro: è evidente che l’assessore Aguzzi, avendo prima partecipato al Consiglio Grande dove ha potuto toccare con mano la determinata e compatta contrarietà al progetto di tutta la città, rappresentata dagli efficaci interventi dei rappresentanti delle associazioni, e avendo poi partecipato al congresso cittadino di Forza Italia, dove ha potuto constatare la contrarietà del proprio stesso partito, ha deciso di mollare e disconoscere l’opera, scaricando tutta la responsabilità sull’amministrazione Olivetti. Un ponte ormai orfano: anche i proponenti hanno ormai compreso trattarsi di un’opera sbagliata per come è stata concepita, ma che nessuno ha tuttavia il coraggio di bloccare.Eppure, c'è ancora tempo e modo per fermare questo scempio: Acquaroli deve avere il coraggio di ascoltare la voce del buon senso. C'è infatti ancora tempo per intervenire, per accantonare l'idea assurda di costruire un obbrobrioso ponte autostradale nel cuore pulsante del centro storico di Senigallia, di fronte a una delle più belle sceniche d'Italia (portici ercolani); per rivedere radicalmente il progetto prevedendo un nuovo ponte, più adeguato, che può essere ripensato avvalendosi delle migliori professionalità a disposizione.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Maurizio Mangialardi (vice presidente)