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Assestamento di bilancio, il Pd: “La giunta Acquaroli vuole silenziare l’opposizione”

Il gruppo assembleare del Partito Democratico scende sul piede di guerra in vista del consiglio regionale che mercoledì 27 novembre sarà chiamato a discutere e ad approvare la proposta di legge sull’Assestamento del bilancio 2024-2026. A suscitare le critiche dei dem è stata la consegna tardiva del documento, avvenuta solo questa mattina, che di fatto impedirà un’analisi articolata ed esaustiva di uno degli atti più importanti della Regione.

“Non è la prima volta – affermano i consiglieri del Pd – che la giunta regionale si presenta alle scadenze istituzionali, specie quelle riguardanti il bilancio, in grave ritardo. È accaduto anche la settimana scorsa con il Rendiconto e, a questo punto, la storia si ripeterà probabilmente a dicembre in occasione del Bilancio di previsione. Poiché sappiamo bene che gli uffici chiamati a predisporre gli atti operano nel totale rispetto delle tempistiche, le ragioni di questo rallentamento dell’attività amministrativa è dovuto esclusivamente al malgoverno e alle inadempienze rispetto alla programmazione della giunta regionale. L’Assestamento, infatti, costituisce lo strumento giuridico-contabile destinato ad aggiornare il bilancio di previsione annuale in relazione alle risultanze del Rendiconto relativo all’esercizio finanziario precedente. Quali problemi sono sorti? Ci sono divisioni nella maggioranza? E quanto pesano nelle decisioni assunte dalla giunta? Domande più che legittime, che però, a quanto pare, il presidente Acquaroli è determinato a silenziare”.“È molto grave – continuano i dem – che le inefficienze del centrodestra siano ancora una volta scaricate sulla democrazia. Negare di fatto alle minoranze consiliari la possibilità di studiare, approfondire e discutere con i sindaci, con i sindacati e con le associazioni di categorie le eventuali criticità riguardanti i “conti” della Regione e, soprattutto, impedirci di costruire e presentare le nostre eventuali controproposte, significa limitare le prerogative dell’opposizione. Acquaroli e i suoi assessori, però, sappiano da subito che non è così che ci scoraggeranno: i diritti che ci negano ce li riconquisteremo in aula uno a uno, al fine di svolgere i nostri dovere istituzionali. Doveri che coincidono con l’attività di ispezione, controllo e proposta che siamo stati chiamati a svolgere al servizio dei territori”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


da Partito Democratico