
Ancona: Arrestati all'estero 3 latitanti grazie alla collaborazione tra Carabinieri di Ancona e Procura Generale della Repubblica
Dal mese di settembre del 2024, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Ancona collaborano con i magistrati della Procura Generale presso la Corte dâAppello di Ancona per la cattura di soggetti latitanti localizzati allâestero e colpiti da provvedimento di condanna definitivo.
Lâincremento e il coordinamento sinergico dellâattività di ricerca latitanti è nato per iniziativa del Procuratore Generale Dott. Roberto Rossi, che ha trovato immediato sostegno dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ancona, Col. Roberto Di Costanzo, e si è sviluppata attraverso una preventiva attività di analisi dei fascicoli SIEP (Sistema Informatico Esecuzioni Penali) contenenti ordini di esecuzione per la carcerazione conseguenti a sentenze con le quali è stata disposta la condanna definitiva alla pena detentiva di soggetti che hanno compiuto gravi reati e che si sono sottratti alla giustizia espatriando in paesi esteri. Mettendo quindi a sistema tutte le informazioni già acquisite dai reparti delle forze di polizia che hanno curato le indagini a carico dei condannati e la loro successiva localizzazione allâestero, con unâattività di analisi della documentazione di PG agli atti, di accertamento sui canali telematici (social network e fonti aperte) svolta sfruttando le competenze della Sezione âCyber Investigationâ del Nucleo Investigativo dei Carabinieri, di acquisizione di fotografie recenti e di matching attraverso il sistema di comparazione automatica delle immagini denominato Sari, nonché attivando tutte le predisposizioni necessarie allâinternazionalizzazione dei provvedimenti esecutivi italiani, si è quindi riusciti a circoscrivere il campo delle ricerche ed individuare le località straniere su cui indirizzare le attività di ricerca affidate alle polizie di quei Paesi.Fondamentale è stata pertanto lâopera di raccordo e interscambio informativo con le forze dellâordine straniere attraverso contatti diretti con i loro referenti o per il tramite del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP). Questâimpegno corale ha consentito di accelerare tutte le procedure di condivisione delle informazioni disponibili e di sollecitare le ricerche da parte degli organi di polizia dei Paesi esteri coinvolti, veicolando loro, direttamente e senza aggravi burocratici, le informazioni necessarie alla localizzazione dei latitanti e alla esecuzione dei provvedimenti (Mandati di Arresto Europeo - MAE). Lâimpegno profuso in questa azione sinergica, ha già prodotto la localizzazione allâestero e lâarresto di 3 soggetti latitanti. Si tratta in particolare di: K. G., albanese classe 1978 (Provvedimento in carico alla Squadra Mobile di Mantova).Tratto in arresto il 25 settembre 2024 dalla Polizia di Tirana in seguito alla collaborazione con lo SCIP, lâUfficio dellâEsperto per la sicurezza in Albania e la polizia albanese. Lo stesso deve scontare una pena di anni 5, mesi 11 e giorni 3 di reclusione per i reati di furto in abitazione aggravato, ricettazione aggravata, possesso e fabbricazione di documenti falsi, porto dâarmi. In data 2 agosto 2018 veniva scarcerato dalla Casa Circondariale di Mantova e consegnato al personale dellâufficio immigrazione della Questura di Mantova che procedeva a eseguire il provvedimento di espulsione del Magistrato di Sorveglianza di Mantova, imbarcandolo sul volo Bologna-Tirana. Successivamente non veniva più censito sul territorio italiano. A seguito di contatti diretti tra il Nucleo Investigativo di Ancona e lâesperto per la sicurezza in Albania, il catturando veniva localizzato e arrestato sul territorio albanese. Lâuomo è stato estradato lo scorso 23 dicembre. T.C., pugliese classe 1990 (Provvedimento in carico alla Compagnia Carabinieri di Ancona).Tratto in arresto il 1° dicembre 2024 a Tenerife (Spagna) dalla Guardia Civil grazie alla collaborazione, attraverso lo SCIP, con la polizia spagnola. Il 18 maggio 2023 è stato condannato dalla Corte di Appello di Ancona per violenza sessuale di gruppo (perché in concorso, compiva atti di violenza sessuale in gruppo in danno di una 15 enne, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica in cui si trovava la persona offesa, avendo la stessa bevuto una quantità di bevande alcoliche tale da determinare un evidente indebolimento psichico e fisico, la inducevano a compiere ed a subire atti sessuali), fatto commesso ad Ancona, località Portonovo, il 20 luglio 2009[1]. Deve scontare una pena di 6 anni, 7 mesi e 20 giorni di reclusione per violenza sessuale di gruppo e produzione, vendita e acquisto illecito di stupefacenti. La Compagnia di Ancona aveva individuato il soggetto in territorio francese. Il collaterale francese aveva poi riferito che lâuomo si era trasferito in Spagna per questioni lavorative. Il ricercato, dopo lâarresto, è stato estradato in Italia lâ11 dicembre 2024 e tradotto presso il carcere di Rebibbia (fine pena 20.07.2031). I. D., Nigeriana classe 1973 (Provvedimento in carico al Nucleo Investigativo Carabinieri di Macerata).Arrestata il 3 gennaio 2025 in Olanda. La stessa deve scontare una pena di anni 12, mesi 7 e giorni 5 di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, per fatti commessi in Ancona, Porto Recanati, Torino e territorio spagnolo in epoche antecedenti al maggio 2004. La donna era stata condannata alla pena della reclusione per anni 13 e mesi 7 con sentenza della Corte dâappello di Ancona dellâ11 luglio 2023. Dato il periodo di detenzione in custodia cautelare già espiato tra il 22.04.2008 e il 16.04.2009, le rimanevano da scontare 12 anni, mesi 7 e 5 giorni di reclusione.La sua responsabilità penale era emersa nel corso di unâindagine del Nucleo Investigativo di Macerata: il punto di riferimento era stato individuato presso unâattività commerciale di Porto Recanati, condotta da un connazionale della donna. Le indagini avevano mostrato una grossa movimentazione di denaro tramite Western Union tra i soggetti indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Il Nucleo Investigativo di Macerata, attraverso la documentazione richiesta a Western Union, aveva accertato una movimentazione di capitali effettuata dalla ricercata nel mese di settembre 2023 nella cittadina francese di St. Louis, al confine con la Svizzera, oltre allâindirizzo fornito dalla stessa, alla sua utenza francese e a un indirizzo mail. Ulteriori accertamenti condotti dal Nucleo Investigativo di Ancona, Sez. Cyber, consentivano di verificare che la catturanda era in possesso di un account Paypal. Dalle verifiche esperite si estrapolavano due indirizzi mail e mediante web scraping[2] si riusciva a risalire ai due profili Facebook utilizzati dalla donna. Il monitoraggio degli stessi consentiva lâacquisizione delle immagini aggiornate della ricercata e lâindividuazione della sua attività commerciale di parrucchiera pubblicizzata sul proprio profilo social. Le informazioni così attualizzate sono state condivise con la Polizia francese che a sua volta ha raccolto elementi concreti sulla presenza della donna in Olanda, condividendoli con i colleghi dei Paesi Bassi. La stessa è stata quindi arrestata il 3 gennaio 2025 dalla Polizia olandese nel distretto di Amsterdam. Non è stata ancora estradata in Italia. [1] nellâoccasione vennero effettuati degli accertamenti sugli slip e sul vestito della vittima che consentirono di accertare la presenza di formazioni pilifere e tracce organiche compatibili con il profilo genetico del condannato. [2] il web scraping (detto anche web harvesting o web data extraction) è una tecnica informatica di estrazione di dati da un sito web per mezzo di specifici software.Puoi commentare l'articolo su Vivere Ancona
Barbara Fioravanti (Ancona)