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No del PD al Bilancio regionale consolidato: “Ignorati i moniti dei Revisori dei Conti sulla mancata trasparenza delle società partecipate”

E’ un convinto voto contrario quello dato martedì mattina in aula dal gruppo assembleare del Partito Democratico al Bilancio consolidato della Regione Marche per l'anno 2023. Ingiustificata è stata per i dem soprattutto la bocciatura dell’ordine del giorno presentato a prima firma del consigliere Romano Carancini.

L'atto recepiva i suggerimenti contenuti nelle conclusioni della relazione redatta dal Collegio dei Revisori dei Conti, dove testualmente si “reitera il consiglio di istituire una struttura di audit regionale che garantisca l'imparzialità e l’assenza di qualsiasi conflitto di interesse, per valutare e migliorare l’azione amministrativa e il sistema di controlli interni adottando idonee procedure che evitino l’aggiramento delle norme stringenti vigenti per la Pubblica Amministrazione, in particolare in tema di acquisti senza gara e a trattativa privata per l’affidamento di servizi e forniture di beni”.“Non comprendiamo - spiegano i dem - come sia possibile che la giunta regionale e la maggioranza di centrodestra si siano opposte a questa operazione di trasparenza. Non è la prima volta che organi preposti al controllo muovono rilievi all’attività amministrativa della Regione specie in riferimento a quegli inutili carrozzoni politici istituiti durante questa legislatura come l’Atim e la Svem. ”. “In questi anni - continua il gruppo del Pd - nulla è stato fatto di quanto raccomandato dall’organo revisore per migliorare l’attività di controllo sulle partecipate. Per tale motivo, in un’ottica di trasparenza e nell’interesse di tutti i cittadini, abbiamo proposto che la giunta regionale istituisse un sistema di “report” periodici per dare conto di costi e ricavi, scostamenti di bilancio e relative motivazioni, nonché della situazione economico-patrimoniale. Auspicavamo che almeno su questo punto si potesse trovare un accordo con la maggioranza per perseguire la piena efficienza della struttura regionale attraverso un sistema di informazioni organizzato e capace di raggiungere e conoscere con immediatezza i dati. Invece ancora una volta il centrodestra, che dell’opacità ha fatto il suo strumento di governo, ha negato ogni possibilità di dialogo ignorando i suggerimenti del Collegio dei Revisori dei Conti e quello dei colleghi dell’opposizione”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


da Gruppo assembleare del Partito democratico - Assemblea Legislativa delle Marche