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Fano: Crisi idrica, dimezzati i prelievi d'acqua da tutti i corsi d'acqua della provincia

È stato emanato oggi dal dirigente del settore Genio civile Marche nord il decreto con cui viene disposta la riduzione del 50%, rispetto a quella prevista nei disciplinari di concessione o nelle licenze annuali di attingimento, della portata dei prelievi di acqua pubblica da tutti i corsi d’acqua superficiali presenti nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino fino al 15 ottobre 2024.

“Si tratta di un provvedimento – spiega l’assessore regionale alle Risorse idriche, Stefano Aguzzi – che si è reso necessario in considerazione delle problematiche emerse per il sistema di approvvigionamento idropotabile e per fronteggiare l’emergenza idrica ormai alle porte. Abbiamo di fatto recepito quanto richiesto dal Comitato provinciale di Protezione civile nella riunione del 23 luglio scorso. Tali limitazioni ai prelievi perseguono un duplice obiettivo: da un lato, consentono di assicurare un miglior approvvigionamento idrico dei bacini, dall’altro lato preservano la portata dei corsi d’acqua”.Il territorio provinciale, dall’autunno 2023 sino ad oggi, ha fatto registrare precipitazioni meteoriche inferiori alla media annuale, mettendo in sofferenza le portate del fiume Metauro e anche di tutti gli altri corsi d’acqua principali della provincia di Pesaro e Urbino.“L’attuale contesto – continua Aguzzi - è dunque tale da determinare uno scenario che, vista la presumibile assenza di precipitazioni significative nel breve-medio periodo è da ritenersi ormai critico. Va in ogni caso ricordato che ogni misura è adottata per preservare la risorsa a scopi idropotabili e tutelare l’ambiente fluviale e che eventuali modifiche al provvedimento regionale, anche in senso più restrittivo, potranno essere adottate in relazione all’evoluzione del contesto meteo-climatico o delle condizioni di portata dei corsi d’acqua”.Le limitazioni non si applicano in particolare ai prelievi destinati all’uso idropotabile e all’abbeveraggio del bestiame, mentre si applicano anche ai prelievi effettuati dai pozzi di subalveo in quanto equiparati a prelievi di acque superficiali.Infine, per sopperire a situazioni o esigenze di particolare e grave necessità adeguatamente documentate e motivate e in assenza di fonti di approvvigionamento alternative, si ritiene ammissibile il ricorso all’istituto della deroga, che potrà essere rilasciata dal Settore Genio Civile Marche Nord a soggetti che ne faranno richiesta, previa verifica istruttoria.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fano


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