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In arrivo la patente a crediti, Confartigianato: "Troppe incertezze, non è lo strumento che certifica la qualità delle imprese"

E’ un universo di piccole imprese nelle quali il titolare lavora fianco a fianco con i propri collaboratori. Nelle Marche sono circa 10.000 le imprese artigiane dell’edilizia.

Secondo i dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato il 99,9% delle imprese delle costruzioni delle Marche sono micro e piccole fino a 49 addetti e, in particolare, il 96,1% del totale sono imprese con meno di 10 addetti (in Italia il 95,3%). La sicurezza sul lavoro sta a cuore a noi imprenditori per primi, dice il presidente regionale di Anaepa Confartigianato Edilizia Enrico Mancini e non si tutela con la burocrazia, ma con il rispetto di regole che devono essere chiare ed applicabili, con la prevenzione e la formazione, con l’applicazione corretta dei contratti nazionali di lavoro del settore, attraverso l’associazionismo d’impresa che diffonde la cultura della legalità, incrociando le tante banche dati esistenti per porre in essere un efficace piano nazionale della prevenzione, con un sistema di ispezione sul lavoro costruttivo, collaborativo e rafforzato e senza inutili duplicazioni di competenze. La patente a crediti per Confartigianato è una ulteriore norma che aggiunge burocrazia anziché sicurezza per questo ci batteremo per introdurre modifiche che evitino conteziosi e penalizzazioni per gli imprenditori regolari che hanno come punto fermo la sicurezza dei propri collaboratori con i quali lavorano fianco a fianco. Anaepa Confartigianato, ribadisce il Presidente Mancini, ha partecipato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alla riunione finale del tavolo tecnico istituito con le parti sociali volto alla definizione del decreto attuativo della patente a crediti. Il testo presentato arriva al termine di un lungo confronto avviato dal Ministero del Lavoro, al quale Confartigianato, pur ribadendo che gli strumenti più efficaci per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro sono la formazione e la prevenzione, ha partecipato attivamente agli incontri nell’ottica di introdurre miglioramenti a favore delle micro e piccole imprese. Pur apprezzando la disponibilità del Ministero al confronto e a definire un quadro attuativo improntato a maggior chiarezza e trasparenza, nonché l’accoglimento di alcune richieste volte a limitare l’impatto della patente a crediti (l’ampliamento delle casistiche per l’attribuzione di ulteriori crediti, fra cui la previsione del Mastro formatore artigiano, e l’incremento dei crediti per ciascun biennio successivo al rilascio della stessa in assenza di violazioni) permangono innumerevoli ambiti di incertezza riferiti in particolare alle procedure telematiche di rilascio, alla sospensione cautelare della patente, al mancato e importantissimo coinvolgimento delle Associazioni dei datori di lavoro nelle commissioni che dovranno valutare la congruità dei corsi di formazione per il recupero dei crediti decurtati, alla necessità di valorizzare la continuità aziendale.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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