navigazione: Home > Politica > Mangialardi candidato sindaco alle amministrative: fuga in avanti o bruciatura?. Volpini, "Comunque non è questo il modo giusto"

Mangialardi candidato sindaco alle amministrative: fuga in avanti o bruciatura?. Volpini, "Comunque non è questo il modo giusto"

L'annuncio della presunta disponibilità di Maurizio Mangialardi data al PD per candidarsi alle prossime amministrive, cosa per altro smentita dal diretto interessato, solleva molti dubbi sulle manovre interne del partito stesso.

A che pro annunciare una “disponibilità” su un argomento così rilevante senza una condivisione con gli iscritti, con gli eventuali alleati di coalizione, e senza un canovaccio di progettualità politica su cui lavorare? E perchè comunicare questa disponibiltià senza la presenza del diretto interessato? Per alcuni la lettura è quella di un tentativo di fuga in avanti, per altri invece dietro tutto ci sarebbe il tentativo di “bruciare” la reale possibilità di un ritorno di Mangialardi sulla scena politica cittadina. Al momento l'unica certezza è questa uscita estemporanea non contribuisce certamente a rafforzare la coesione di un partito in difficoltà.Una lettura di quanto sta succedendo l'abbiamo chiesta a chi il Partito Democratico lo conosce bene, Fabrizio Volpini, primo segretario cittadino del Pd nel passaggio dai DS, assessore comunale, consigliere regionale e anche candidato sindaco alle amministrative del 2020. “Premesso che in questo periodo sono un po' distaccato dalle vicende politiche in quanto alle prese con il recupero post incidente che ho avuto, ma detto questo sono rimasto sorpreso da quanto ho letto sulla stampa circa le prospettive del Partito Democratico per questa città -commenta Volpini- venire a sapere dalla stampa della disponibilità di un candidato senza un passaggio preventivo con gli iscritti non è un metodo corretto. Vera o no che sia la disponibilità di Mangialardi ad una candidatura a sindaco, prima si sarebbe dovuto parlare di asset strategici per il futuro della città, di costruzione di una possibile coalizione che vada oltre gli alleati storici del centro sinistra e che guarda anche a pezzi di società civile emersi in questi anni. Solo in un secondo momento si raccolgono le disponibilità, poi si fanno le primarie e si arriva alla scelta di un candidato. E lo dico anche alla luce dell'errore che ha sicuramente inciso sulla mia sconfitta alle amministrative del 2020, quando la mia candidatura a sindaco non è passata tramite le primarie”.Che l'uscita sul futuro di Mangialardi sia una fuga in avanti o una “bruciatura”, a perderci è comunque il Partito Democratico. “Non so quale finalità voleva avere questa uscita -conclude Volpini- ad ogni modo se si vuole arrivare alle prossime elezioni con un candidato e un progetto credibili, occorre costruire un percorso condiviso con gli elettori e con gli alleati di coalizione attorno ad un progetto concerto per il futuro della città. Poi arriverà il candidato sindaco”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli