
Fit Cisl Marche: "Non c'è pace per gli appalti ferroviari di Trenitalia"
Unâaltra doccia fredda per i lavoratori degli appalti ferroviari operanti nel lotto pulizia di Trenitalia Regionale Marche. Una delle società che gestisce lâappalto ha inviato ai lavoratori la lettera di licenziamento perché dal 28.02 verrà risolto il contratto con la committenza, gettando di nuovo nellâincertezza più di 50 lavoratori.
Ad oggi lâappalto delle pulizie per conto della Direzione Business Regionale Marche di Trenitalia è commissionato ad un Consorzio che, a sua volta, lo ha affidato a due società con esso consorziate per un totale di oltre 100 lavoratori.Fino ad oggi le due società hanno gestito i propri dipendenti in maniera differente, pur applicando lo stesso CCNL di settore. Ma fino a che si tratta di opzioni contrattualmente previste il problema non si pone.I âdoloriâ arrivano quando câè da pagare straordinari o da riconoscere alcune indennità del CCNL laddove ciascuna società opera in maniera diversificata e difforme dal contratto nazionale per cui due colleghi che hanno svolto lo stesso identico lavoro si ritrovano ad avere due retribuzioni diverse nelle buste paga.In questo anno e mezzo di appalto le società sono poi ricorse a contratti a tempo determinato o al lavoro interinale, ma alla scadenza dei relativi contratti si sono âscambiatiâ il personale per cui chi aveva un contratto a tempo determinato con la prima si è trovato con un contratto interinale a favore della seconda e viceversa, lasciando pertanto i lavoratori in una situazione di estrema e continua precarietà .E adesso un nuovo cambio appalto.Da novembre del 2019 al febbraio 2025 i lavoratori hanno cambiato 4 datori di lavoro nello stesso appalto e a marzo arriverà il 5^: praticamente un rapporto di lavoro dura mediamente 13 mesi.E, ad  ogni cambio appalto, i problemi non mancano: chi subentra tenta sempre di fare âscontiâ sugli organici tanto che il sindacato deve vigilare attentamente al fine di garantire i livelli occupazionali.E ad ogni cambio appalto un altro giro di giostra: un nuovo datore di lavoro, una nuova organizzazione del lavoro, un altro cambiamento dei turni, un altro cambiamento dei referenti aziendali, insomma un continuo disorientamento che destabilizza tutti.Possibile che questi lavoratori debbano vivere costantemente nella precarietà ?I consorzi che vincono gli affidamenti si disinteressano dellâappalto perché lo fanno gestire alle consorziate. Va da se che nessuno vuole rimetterci e quindi il consorzio di turno che vince la gara, spesso con unâofferta a dir poco âsorprendenteâ ma a prezzi che magari potrebbero non coprire nemmeno il costo del lavoro, poi chiede una provvigione (FEE) alla sua consorziata che si ritrova, a sua volta, a fare i conti con un appalto che difficilmente potrà essere in utile e quindi tende a ârisparmiareâ in primis sul costo del lavoro e alla fine decide inevitabilmente di mollare la presa. E la giostra ricomincia.BASTA APPALTI A SCATOLE CINESI: CHI VINCE DEVE GESTIRE LâAPPALTO DIRETTAMENTE SENZA RICORRERE A SUBAPPALTI O A RIAFFIDAMENTI SUCCESSIVI E PER UN PERIODO PIUâ LUNGOCome Fit Cisl pensiamo che sarebbe opportuno rivedere il meccanismo degli affidamenti, inserendo nei bandi clausole che vincolino lâazienda assegnataria a gestire direttamente lâappalto senza riassegnazioni successive pena la decadenza dellâaffidamento stesso.Le risultanze di questo bailamme sono sotto gli occhi di tutti: il servizio potrebbe essere migliorato, i lavoratori sono demotivati, senza prospettive e sempre più irritati dalla precarietà lavorativa e retributiva.La soluzione câè: Trenitalia deve gestire queste lavorazioni in prima persona BASTA APPALTI, LE LAVORAZIONI VANNO INTERNALIZZATE e i lavoratori assunti direttamente da Trenitalia. Solo così si potrà avere un servizio di qualità e garanzie occupazionali, solo con questa soluzione si potrà dire BASTA al mordi e fuggi sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini marchigiani.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
Fit Cisl Marche