Export a quota 406 milioni al terzo trimestre 2023, Coldiretti Marche: âProdotti di qualità e reputazione greenâ
Export agroalimentare marchigiano stabile al terzo trimestre 2023 con gli scambi con lâestero che superano quota 406 milioni di euro.
Quasi il 42%, secondo uno studio di Coldiretti Marche su dati Istat, riguarda i paesi dellâUnione Europea con Germania (58 milioni, +13,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e Francia (34 milioni, +10%) in testa. Tra le province marchigiane Ancona è quella che ha la maggior quota di commercio con lâestero con 134,7 milioni di euro, seguita da Macerata (circa 89,7 milioni), Pesaro (81,3 milioni), Ascoli (80,8 milioni) e Fermo (19,4). Tra i partner internazionali che preferiscono le imprese dellâagroalimentare regionale troviamo anche Stati Uniti (27 milioni, sebbene si registri una contrazione delle spedizioni nel 2023 generalizzata a livello nazionale) e Regno Unito che supera i 17 milioni e si classifica tra le nazioni più attratte dalla tavola Made in Marche. Risultati frutto anche della reputazione che la nostra regione, insieme a tutto il Paese, si sta facendo nel segno dellâagricoltura più green dâEuropa e che, proprio nelle Marche, si concretizza con il 26,6% di biologico rispetto alla superficie agricola, di gran lunga superiore alla media italiana (18,7%) ed europea (9,6%) e in largo anticipo rispetto allâobiettivo del 25% chiesto dall'Ue entro il 2030. Al lavoro ci sono più di 4200 operatori impegnati in vari settori produttivi: dai cereali (22mila ettari) al vino (6800 ettari), dallâortofrutta (oltre 5mila ettari) allâolio (più di 3mila ettari). Una certificazione molto ricercata allâestero da consumatori sempre più attenti a cosa finisce dallo scaffale al carrello e da lì alla tavola. âI cibi e le bevande stranieri â spiegano da Coldiretti - sono oltre dieci volte più pericolosi di quelli Made in Italy, con il numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari oltre i limiti di legge che in Italia è stato pari al 6,4% nei prodotti di importazione, rispetto alla media dello 0,6% dei campioni di origine nazionale, secondo i dati dellâultimo Rapporto pubblicato da Efsa nel 2023 relativo ai dati nazionali dei residui di pesticidiâ.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
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