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Ancona: Gimbo sul palco di Sanremo, il duetto recitato con Jovanotti poi l'annuncio: "Ci vediamo a Los Angeles 2028"

Gianmarco Tamberi, lo sportivo più vincente dell'atletica italiana, è salito sul palco dell'Ariston nella prima serata della kermesse canora durante l'esibizione di Jovanotti.

Il post criptico sul profilo Instagram del campione olimpico e la frase “Forse è giunto il momento di prendere quella decisione” avevano generato timori sulla possibilità che stesse per prendere la strada del ritiro agonistico.Gimbo, insieme a Jovanotti, primo super ospite della 75esima edizione del Festival della canzone italiana, ha declamato un testo del filosofo Franco Bolelli sul corpo umano.Un inno all'accettazione anche dell'imperfezione. “Credo alla vitalità del corpo, alla sua saggezza.Mi appassionano la performance fisica, l’azione energetica, la sensualità della vita, il progetto biologicoMa tutto questo non è superumano, è assolutamente umanoAttivare l’energia che c’è dentro il nostro organismo mi sembra la cosa più naturale del mondoE ognuno può farlo a modo suo e non per corrispondere a un ideale di perfezioneNon mi sento migliore, non mi sento peggiore, non mi sento diverso, non mi sento ugualenon mi misuro sugli altri, nessuno dovrebbe farlo, così da essere imperfettamente me stesso.Gli slanci e i piegamenti, le chimiche degli sguardi e degli incontri, in qualunque situazione mi trovi, una riunione, una festa, una conversazioneil mio corpo mi segnala all’istante prima che la mia mente riesca a decifrarlo l’eccitazione o il disagio, la gioia o il fastidio, l’esserci o il non esserciil mio corpo mi dice di scappare o di abbracciaree in questo momento mi dice abbracciamoci.”Poi il caloroso abbraccio tra i due amici. Anche Carlo Conti è salito con loro sul palco ed è stato il momento del tanto atteso annuncio da parte dell'atleta nostrano: "Ci tengo a ringraziarvi per l'ospitalità, è un grandissimo onore essere a fianco a voi. Dopo Parigi sono stati dei mesi molto duri, ho provato a rincorrere un sogno e poi lo sfiori con un dito ed il destino ti toglie la terra da sotto i piedi. Perdi la fiducia in te stesso, perdi il coraggio di rimetterti in gioco. Mi rendo conto riguardando la mia carriera che non sono mai state le vittorie a fare la differenza, ma la voglia di riprovarci. Oggi ho tantissima paura ma è molta più la voglia di dare una speranza. Ci vediamo a Los Angeles 2028". Puoi commentare l'articolo su Vivere Ancona


Barbara Fioravanti (Ancona)