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Sciopero del trasporto aereo, anche i lavoratori di Aerdorica incrociano le braccia

Anche nelle Marche i lavoratori dell’aeroporto delle Marche, il Sanzio di Ancona, aderiscono alla protesta nazionale di venerdì 26 luglio: lo sciopero è di 4 ore dalle 10 alle ore 14.

Le motivazioni dello sciopero, oltre al fatto che a livello mondiale passeremo dagli attuali 3.2 MLD di passeggeri del 2016 ai 7.2 MLD entro il 2030; l'industria del Trasporto Aereo Italiano, secondo le previsioni di Cassa Depositi e Prestiti, è considerata un volano dell'economia, genera un valore pari al 3.6 % del P.I.L e stima che una crescita del 10% dell'offerta intercontinentale, possa determinare un aumento di investimenti esteri diretti in entrata, pari al 4.7%.

I motivi per cui l’Italia non riesce a capitalizzare l'enorme ricchezza rappresentata dal combinato disposto del ricco mercato del Trasporto Aereo e della naturale vocazione turistica della nostra nazione sono: assenza di politiche ed azioni industriali di Sistema ed incapacitàà di fare rete, insufficienti politiche istituzionali, industriali e finanziarie che siano in grado di capitalizzare le enormi potenzialità offerte dal nostro mercato e da quello in generale, un eccessivo numero di aeroporti in concorrenza tra loro, unitamente a discutibili ed inadeguate politiche regionali e locali che hanno impedito uno sviluppo sistemico del Trasporto Aereo.

Inoltre, le numerose aziende del settore, anche storiche sono fallite o sono state drasticamente ridimensionate nel corso degli ultimi quindici anni. Un altro motivo è il mancato finanziamento del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo (FSTA) Il Fondo ha lo scopo di erogare nei confronti dei lavoratori del settore, interventi volti ad assicurare principalmente le prestazioni integrative della misura dell'indennità di NASPI, CIGS e SOD per la durata dell'ammortizzatore.

Le Gestori aeroportuali hanno generato problemi occupazionali con l'avvio di vertenze importanti e hanno, contribuito all'erogazione di servizi scadenti per qualità e sicurezza.Un timido inizio di regolazione di sistema si è avuto con il piano nazionale degli aeroporti del 2016. Abbiamo la necessità di mettere gli aeroporti in rete, sviluppando intorno a loro un'intermodalità adeguata ad alimentare ed incrementare il flusso delle attività derivanti dalla movimentazione di passeggeri e merci.

A questo mobilitazione nazionale si aggiunge la vertenza Aerdorica che dopo essere uscita dal concordato preventivo e aver ottenuto l’omologa dal tribunale contabile, dopo aver avuto l’ok dall’ Unione Europea alla ricapitalizzazione ora ha necessità di fare ripartire lo sviluppo attraverso nuove rotte e nuovi vettori . I sindacati chiedono alla Regione e alla proprietà Fondo Njordio di garantire al massimo i livelli occupazionali, anche attraverso misure di sostegno al reddito. Dato che negli ultimi periodi sono stati fatti accordi per incentivare all’esodo il personale e la situazione degli occupati in Aerdorica è notevolmente cambiata. I sindacati non vogliono sentire parlare di ulteriore riduzione del personale ma si possono trovare soluzioni alternative con la rete di impresa e con il contributo fattivo della Regione che ha sottoscritto un verbale di intesa sulla gestioni di eventuali ulteriori esuberi.Puoi commentare l'articolo su Vivere Ancona


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