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Basket: AuroraJesi, stavolta si parte davvero

A distanza di quarantotto ore, sono arrivate le prime conferme, a cacciare le nubi grigie che si stavano addensando sui cieli di Jesi.

L’assenza di notizie nelle ultime settimane sembrava anticipare qualcosa di negativo, anche perché, smaltito lo sconcerto per la retrocessione, si era parlato perfino di una ripartenza dalla serie C, se non ci fossero stati i presupposti economici per una B di buon livello, ma anche dell’abbandono totale dell’attività, settore giovanile a parte.

Invece qualcosa covava, sotto la cenere: sono state al contrario settimane di lavoro febbrile, prima di tutto per ripianare vecchie pendenze economiche, con il contributo fondamentale dei vecchi soci. Vecchi perché subito dopo si è provveduto all’azzeramento delle quote sociali, subito dopo sottoscritte interamente da Altero Lardinelli, che d’ora in poi figurerà come unico proprietario della società.

Atto di coraggio o senso di sfida, soprattutto nei confronti di chi lo avrebbe voluto fuori dai giochi? Poco importa, a questo punto, perché l’unica strada percorribile era proprio questa.

Dunque si riparte, con la conferma di gran parte degli sponsor, se abbiamo capito bene ed un budget sicuramente più leggero, per un campionato nel quele non si ricorre a interventi su mercati esteri.

Fatto il passo più difficile è già tempo di pensare al futuro. Un futuro che richiama prepotentemente a un passato pieno di successi per il ritorno di Maggioli, non da giocatore, anche se a prima vista, sembra avere una forma fisica impeccabile, ma come club manager.

«Avevo già pensato a Michele come figura di riferimento per il settore giovanile – ha dichiarato Lardinelli – poi quando Ligi ha deciso di non proseguire il percorso con la nostra società, ho pensato qualcosa di diverso per lui».

Ovviamente, alla chiamata dell’Aurora, Maggioli si è subito dichiarato disponibile: «Non potevo dire di no, ho sentito un obbligo morale verso Jesi, soprattutto dopo la scorsa stagione. Mi è stato proposto un progetto societario nuovo, arrivo con tanta umiltà, ma penso di avere l’esperienza giusta, in fondo sento di avere un piede ancora dentro lo spogliatoio. Sarà un anno importante, una stagione di ripartenza, dovremo creare una identità di squadra, come piace agli jesini, gente onesta, leale, che lavora».

Ha poi chiarito il suo ruolo a capo del settore giovanile: «Piuttosto che allenare due o tre gruppi e avere un rapporto esclusivo con loro, vorrei essere una figura nuova, al servizio degli allenatori, potendo trasmettere le mie conoscenze tattiche, tecniche, le motivazioni. Insomma, una figura di riferimento».

Anche Alessandro Valli non ha saputo nascondere il suo entusiasmo per la chiamata di Jesi: «Impossibile non accettare di venire a lavorare in una società e in una piazza con questa storia. Ho trovato in Lardinelli una grande voglia di ripartire, vorrei fare bene come a Senigallia e restare a lungo all’Aurora, perché significherebbe che sto facendo bene. Stiamo studiando la squadra da costruire e presto comincerò a valutare i ragazzi jesini che hanno giocato in altre società e quelli che fanno parte del settore giovanile. La mia idea di squadra è avere 5 o 6 senior di livello, attorno ai quali inserire ragazzi di Jesi».

Alla domanda scontata sugli obiettivi: «Vorremmo una squadra in grado di lottare per i play-off, come merita la piazza e per questo sono motivato, ma prima dobbiamo vedere che squadra riusciremo a costruire. Vedrete, sarà un campionato molto livellato, a parte Chieti e Fabriano che si sono rinforzati».

E senza volerlo, si è già parlato di derby, perché il bello di questa serie B sarà la presenza di parecchi derby, per la gioia – si spera – del pubblico di casa, che potrebbe tornare numeroso sugli spalti del palasport. Avere di nuovo in casa il Maggiolone, è già un motivo valido per creare nuovi entusiasmi. Intanto il buon Michele ha ammesso di aver già preso diverse volte in mano il telefono, in cerca di giocatori da mettere sotto contratto: Rizzitiello, Migliori? Forse sì, forse no e bocche ancora cucite, ma già la piazza vedrebbe entrambi di buon occhio.  

Ancora non è stato stilato un programma di avvicinamento al campionato, il raduno sarà sicuramente previsto per la settimana successiva al Ferragosto, come da tradizione.

A margine del comunicato stampa per l’uscita di scena del diesse Ligi, abbiamo purtroppo notato l’assenza di comunicazioni ufficiali anche per coach Cagnazzo, che pure, pur avendo chiuso il ciclo con una retrocessione, ha scritto anche pagine importanti nella storia dell’Aurora.Puoi commentare l'articolo su Vivere Jesi


Giancarlo Esposto