Mercoledì 12 Giugno 2019

Risparmiatori truffati, all'esame del Parlamento gli emendamenti Codacons per rimborso del 100%

Ore cruciali per i risparmiatori. Mercoledì all'esame del Parlamento il pacchetto di emendamenti presentati dal Codacons, relativamente all'art. 36 del Decreto Crescita, finalizzati a far ottenere, in aggiunta al 30 per cento, un rimborso sino al 100 per cento per i risparmiatori truffati di Banca Marche, Veneto Banca e tutte le altre banche in liquidazione.

Mercoledì una delegazione del Codacons guidata dall Avv. Franco Conte (Codacons Veneto) e Avv. Simone Guazzarotti (Codacons Marche) ha incontrato i capigruppo delle principali forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, sia della Camera che del Senato, per fare il massimo sull'accoglimento degli emendamenti.

Il Codacons difende il principio secondo cui se un risparmiatore è stato vittima di una vendita fraudolenta o disinformata debba avere necessariamente il diritto a ottenere un ristoro danni del 100 per cento della perdita subita. Il 30 per cento massivo, per tutti, deve essere solo inteso solo come un acconto, come una misura minima. Ma deve essere data a tutti la possibilità di dimostrare, tramite accesso a un competente arbitrato, che abbia subito una vendita fraudolenta o disinformata. Si tratta di un principio di giustizia che non può essere denegato.

La delegazione Codacons ha incontrato anche il sottosegretario al MEF Villarosa, che ha dichiarato l'impegno del Governo di esaminare attentamente tutti gli emendamenti, condividendone i contenuti e finalità, con particolare riguardo all'introduzione dell'arbitrato per ottenere il ristoro integrale del danno a chi è stato frodato. Ciò ovviamente fermo restando il ristoro minimo del 30 per cento previsto nel decreto per tutti gli azionisti.

Si sta pertanto consolidando la possibilità che il Governo aggiunga questa possibilità.

Intanto mercoledì, grazie anche alla pressione delle associazioni dei risparmiatori, è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il primo dei decreti attuativi.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche