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Piano Socio-Sanitario regionale, il Movimento 5 Stelle Marche incontra il Cimo

«Un libro dei sogni che rimarrà su carta». Questa è solo una delle tante critiche lanciate dal Cimo, il sindacato dei medici ospedalieri, nei confronti del nuovo Piano Socio-Sanitario regionale, su cui gli addetti ai lavori si stanno confrontando già da alcune settimane.

Oggi, 1 aprile, il Movimento 5 Stelle è stato ospitato in sede dalla sigla sindacale per analizzare nel dettaglio le proposte formulate dalla giunta Ceriscioli per gli ospedali marchigiani. Presenti i consiglieri regionali pentastellati, Romina Pergolesi e Piergiorgio Fabbri, assieme al deputato Paolo Giuliodori e a Graziano Conigli del M5S di Osimo. 

«È stato un incontro molto proficuo per far conoscere al nostro rappresentante in Parlamento, nonché ai candidati dei Comuni alle prese con le elezioni amministrative, il quadro sconcertante della mala-gestione del servizio sanitario regionale – tuona Pergolesi -. La politica fallimentare del Pd sta sgretolando l'intero sistema sanitario pubblico ed esternalizzando servizi al privato. Da diversi mesi, il Movimento 5 Stelle sta intrattenendo tavoli consultativi con le diverse categorie che si occupano di sanità, a partire dalle associazioni di pazienti fino a coinvolgere i professionisti, medici, infermieri, tecnici che con il loro impegno giornaliero tengono in piedi i reparti. Quando in una regione l'assessore alla sanità è assente, il settore non può che navigare a vista. La sfida è quella di ritornare a governare il servizio pubblico per garantire un'assistenza che risponda realmente ai bisogni dei cittadini».

Fra le critiche mosse dal Cimo, «la non adeguatezza degli investimenti sulle cure primarie e sulla lungodegenza, la carenza di concorsi per il personale, dagli infermieri ai primari, che renderà il piano complessivo di difficile attuazione, la mancanza di razionalizzazione della rete ospedaliera fra cosiddetti ospedali unici e presìdi territoriali, e la scarsa considerazione degli stringenti vincoli economici che obbligheranno probabilmente ad agire sulle assunzioni, limitandole, e ad alzare i tickets».

A detta del sindacato, rappresentato da Luciano Moretti (segretario regionale Marche), Sergio Caporelli (presidente onorario), Alberto Alessandrini (segretario aziendale territorio Area Vasta 1), Alessandro Bucci (segr. az. ter. AV2), Maria Menichetti, (segr. az. ter. AV4) e Andrea Piccini (segr. az. ter. AV5), «i cittadini marchigiani saranno sempre più spesso costretti a ricorrere al privato». In conferenza stampa anche il segretario regionale Cida (Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità), Gioacchino Di Martino.

«Continueremo con gli incontri di approfondimento per rivedere tutto il PSSR proposto dalla giunta - evidenzia ancora Pergolesi -.  E se in commissione sanità la maggioranza non vorrà cogliere le proposte di modifica, allora presenteremo un piano alternativo del M5S, così le persone che quotidianamente usufruiscono degli ospedali avranno la possibilità di scegliere».Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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