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Sessione di bilancio, investimenti per 113 milioni di euro

Il presidente della Prima commissione bilancio Francesco Giacinti (Pd) e la consigliera regionale Jessica Marcozzi (FI) hanno illustrato ieri in Aula la legge di stabilità e il bilancio di previsione 2019-2020, approvati ieri in tarda serata a maggioranza, con 19 voti a favore e 11 contrari.

La manovra, prima di approdare in Consiglio, è stata esaminata dalla Prima commissione che ha recepito i pareri del Cal e del Crel e la relazione con giudizio positivo dei Revisori dei conti. Per il 2019 il totale entrate, coincidente con il totale spese, è pari a 5 miliardi 362 milioni e 710 mila euro, per il 2020 è 4 miliardi e 46 milioni di euro, per il 2021 il totale ammonta a 3 miliardi e 772 milioni di euro.

«Punto di forza di questo bilancio di previsione – ha spiegato il relatore di maggioranza Giacinti – è un piano di investimenti finanziato con 113 milioni di euro, di cui 45,5 per il 2019, 31,6 per il 2020 e 35,9 per il 2021. Queste risorse distribuite nei tre anni consentiranno di dare risposte concrete ai territori e di fare un programmazione nel lungo periodo. Nel bilancio confluisce il Patto per la ricostruzione e lo sviluppo della Regione Marche – ricorda Giacinti – uno strumento innovativo e determinante per il futuro delle aree colpite dal sisma e non solo».

«La pressione fiscale resta invariata – prosegue il relatore di maggioranza - e viene eliminata l'accise sulla benzina. Sono inoltre confermate l'esenzione dell'Irap per le nuove imprese e l'esenzione del bollo per le auto ibride e per i mezzi della Protezione civile». Il presidente Giacinti ha infine sottolineato il contesto nazionale di finanza pubblica non ancora definito, augurandosi che «vada a buon fine la possibilità di ottenere la ristrutturazione del debito per liberare ulteriori risorse».

Critico il giudizio della relatrice di opposizione che ha ribadito il voto contrario già espresso in commissione. «Bene il piano di investimenti – ha detto la Marcozzi –, ma sarebbe stato corretto, dato che il bilancio sfora la legislatura arrivando al 2021, concordarlo anche con la minoranza. Questo metodo non è né trasparente, né democratico. In questi investimenti c'è poco per il lavoro, per la ricerca, ma soprattutto per l'accesso al credito, nonostante nella nota di aggiornamento del Defr la Banca d'Italia, abbia sottolineato che le Marche sono ancora in recessione e che c'è una riduzione del credito alle piccole e medie imprese. Mancano strategie concrete per far riprendere l'economia marchigiana e a livello nazionale siamo in uno stato di incertezza, perché non ci sono ancora la linee guida, come hanno sottolineato i Revisori dei conti in chiusura della loro relazione».Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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