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Serra de' Conti: on.Paolini (Lega), "Fermare le gang africane nelle Marche"

L'episodio della ennesima aggressione ad un autista di bus a Serra De' Conti ripropone il tema della presenza, sul territorio, di vere e proprie gang di immigrati nullacenti, nullatenenti e senza nulla da perdere, che stanno importando in Italia modelli comportamentali delle loro terre e radicando nuove mafie, in particolare nel settore stupefacenti e sfruttamento prostituzione.

A Macerata se la Procura fa fatica a trovare interpreti dal nigeriano non è perché manchi gente che parla quella lingua, ma perché esiste, evidentemente, una mafia già cosi forte e radicata sul territorio da intimidire chi collabora con le forze dell'ordine e la Magistratura. Nulla mi toglie dalla testa che se il corpo smembrato della povera Pamela, invece che venire nascosto e/o distrutto, è stato fatto ritrovare in modo cosi plateale, non è stato per caso ma perchè si è voluto lanciare un segnale a tenere la bocca chiusa a tutto quel mondo collegato allo spaccio e alla prostituzione controllati da organizzazioni straniere.

Per ogni episodio che viene denunciato ce ne sono molti altri che vengono nascosti o sottaciuti per paura di ritorsioni Solo chi, per ragioni ideologiche o economiche, minimizza o è colluso non vede che da qui a 10 anni, se non si adottano provvedimenti adeguati, molti dei nostri paesi o quartieri diventeranno come certe favelas, dove per pochi spiccioli o un telefonino si può venire rapinati, ammazzati, picchiati, dove le donne non potranno più andare a fare una passeggiata in un parco per il timore di essere stuprate, dove caporali senza scrupoli sfrutteranno uomini e donne disperati, con la minaccia di far lavorare al posto loro altri più disperati.

Dobbiamo riprendere il controllo dei ns. confini e decidere noi chi entra, chi esce e chi può restare in Italia. L'esperienza insegna che contro certi soggetti non vale alcun ragionamento o appello verbale. Servono misure drastiche, veloci ed effettive per far si che chi commette reati, anche piccoli, o non ha titolo per rimanere, deve prima pagare e poi essere mandato a casa, con le buone o con le cattive e con la certezza di pesanti ed immediate pene se non ottempera o se ritorna dopo l'espulsione. Per fortuna questo Parlamento e questo Ministro degli Interni sono ben consapevoli del pericolo e presto emaneranno norme utili a riportare l'Italia nel novero dei paesi civili".Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Luca Paolini