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All’incontro tenutosi martedì scorso tra il presidente della Regione Ceriscioli e i sindaci delle città sedi di ospedale o ex ospedale, ha partecipato il sindaco di Pergola Francesco Baldelli.

«Il presidente della Regione ha esaminato l’applicazione nel territorio provinciale del piano sanitario regionale 2012-2014, ancora vigente nonostante sia superato da ben 4 anni, e ne ha confermato, a dir suo, la bontà e la validità. Un piano sanitario con cui, come ormai evidente a tutti, si è invece smantellato il sistema dell’emergenza-urgenza e l’assistenza ospedaliera nella provincia di Pesaro e con cui si è smantellato anche l’ospedale di Pergola che, oggi, è messo a rischio chiusura dalla regione per il mancato raggiungimento dei parametri di legge».

Chiare e decise le richieste di Baldelli a Ceriscioli: «Dopo la sua disanima che ritengo lacunosa e non corrispondente alla realtà, ho detto chiaramente a Ceriscioli che nei territori come quello di Pergola, svantaggiati sia da un punto di vista viario che climatico, senza Pronto Soccorso si muore. E’ dunque necessario che il presidente della regione, che è anche assessore alla sanità, intervenga immediatamente per reintegrare l’equipe di chirurgia del nostro ospedale, come da lui promesso oltre un anno fa al nuovo primario Gammarota, una promessa mai mantenuta.

Ho anche chiesto al presidente della regione il necessario potenziamento del servizio di radiologia e del laboratorio analisi; la restituzione al reparto di chirurgia dei 2 posti letto di terapia intensiva ora smembrati ed utilizzati per altre funzioni; l’adeguamento tecnologico dell’ospedale con una Tac a 64 strati, un ecografo di fascia alta e una nuova colonna laparoscopica; la restituzione a Pergola del Pronto Soccorso depotenziato dall’attuale piano sanitario in Punto di Primo Intervento.

Ceriscioli, su quest’ultimo punto, ha replicato affermando di avere un suo piano organizzativo che non prevede alcun Pronto soccorso, confermando così la volontà di depotenziare il nostro ospedale per poi per giungere, nel medio termine, alla creazione degli Ospedali Unici Provinciali, sull’esempio pilota di Ascoli e San Benedetto che vedranno la costruzione di un’unica struttura a metà strada tra le due città, con la riconversione ad altre finalità degli attuali Pronto Soccorso e delle attuali strutture ospedaliere».

Baldelli ha invitato Ceriscioli a trasferirsi a Pergola: «Di fronte alla visione della sanità del presidente della regione che porterà al definitivo smantellamento dell’assistenza ospedaliera nella provincia di Pesaro, ho invitato Ceriscioli a trasferirsi a Pergola con la sua famiglia per rendersi conto di persona delle condizioni in cui lui e il suo partito hanno ridotto i cittadini del nostro entroterra che si vedono negato persino il diritto alla salute. Ceriscioli però sa benissimo che, trasferendo i propri famigliari in un’area disagiata come la nostra, non garantirebbe loro, in caso di necessità, la possibilità di raggiungere un ospedale per acuti e un pronto soccorso nei tempi utili per salvare la vita».Puoi commentare l'articolo su Vivere Fano


Antonio Baldelli