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Automazione e logistica: quali sono i piani di Amazon per il futuro

Il settore dei trasporti e della logistica sono tra le aree attualmente meno digitalizzate. A questo va aggiunto che le prossime sfide sono già in agguato: l'automazione, l'Internet of Things ed il blockchain.

La tendenza a lavorare su veicoli autonomi è ormai globale, sia nelle aziende più innovative della Silicon Valley (Apple, Google, Amazon e Uber) sia in Germania, con la Bosch a fare da esempio. Veicoli a guida autonoma farebbero risparmiare sui costi, a discapito però dei tassi d'occupazione; punterebbero maggiormente all'efficienza, alla sicurezza e, non da ultimo, alla riduzione di gas di scarico nell'ambiente. Non cambierà solo il trasporto, ma l'intero settore della logistica. Tesla ha presentato il suo nuovo carrello elettrico indipendente nel novembre 2017 e Uber ha acquistato il produttore di camion autonomi OTTO, completando con successo la sua prima consegna. Tuttavia, l'automazione completa del traffico merci per camion non può essere prevista prima del 2030.

Un'azienda su tutte svetta, però, nella corsa alla conquista del settore. Amazon, azienda nata a metà anni 90 dall'intuizione di Jeff Bezos, sembra avere tutte le carte in regole per accaparrarsi una grossa fetta di questo business.
Ma quale sarà l’impatto di Amazon sul futuro del lavoro e della logistica? L’azienda di Bezos potrebbe essere sul punto di ridefinire le logiche stesse di questo settore, utilizzando nuove tecnologie per spedizioni, smistamento e gestione delle consegne.

Non è una novità la volontà da parte del colosso di Seattle di effetuare le consegne internamente, smettendo di appoggiarsi a servizi di spedizione esterni. Ne è un esempio il servizio Flex, per ora ancora non presente in Italia, che permette a privati di effettuare consegne per Amazon on demand. Un modello molto simile a quello di UBER e che, non a caso, è stato oggetto di un confronto effettuato dalla tedesca TradeMachines.

Amazon ha investito molto in robotica (e in automazione) eliminando progressivamente tutto ciò che si pone tra l'acquirente e il prodotto. Seguendo questa logica sono nati i centri Amazon Go, di recente apertura, che funzionano come supermercati, ma senza casse. Il cliente entra, riempie il carrello ed esce dal negozio pagando tramite una app, proprio come su un negozio digitale.
Rimane in molti il dubbio: considerare il consolidamento dell’azienda come una minaccia o un’opportunità? Se da un lato vengono aperti scenari futuristici che esaltano i risultati conseguiti dalla tecnologia, dall'altro vien meno il fattore umano - e con questo l'assunzione di personale addetto alle varie mansioni automatizzate.

Con il tempo potremo vedere quale sarà l'evoluzione dell'azienda, sperando che, a discapito dell'automazione galoppante, i dipendenti rimangano una parte costituente del suo modello di business.


Redazione