Palazzetto Baviera: inaugurazione il 29 maggio con il sottosegretario alla Cultura Ilaria Borletti Buitoni
Arriverà anche il sotto segretario alla cultura Ilaria Borletti Buitoni per il taglio del nastro del restaurato Palazzetto Baviera, che viene restituito alla città dopo oltre 10 anni.
L'annuncio arriva dal sindaco Maurizio Mangialardi, che ha fissato la data dell'inaugurazione per il 29 maggio scorso. "Eravamo pronti già da qualche tempo ma poi abbiamo avuto la possibilità di completare la riqualificazione anche all'esterno di Palazzetto Baviera e ne abbiamo approfittato -afferma Mangialardi- per il taglio del nastro ha annunciato la sua presenza anche il sotto segretario Buitoni e ne siamo felici. Ormai non è più tempo di aspettare oltre".
Qualche settimana fa Vivere Senigallia aveva sveltato in anteprima il "percorso" all'interno del nuovo Palazzetto Baviera che rinascerà come casa-museo. L'ingresso è ovviamente sul chiostro dove campeggia la gigantesca pianta di banano nata spontaneamente decenni fa. Sul lato sinistro si trovano ambienti che saranno dedicati all'archivio storico. Al lato destro del chiostro invece si snodano quelle che sono le varie sale espositive molte delle quali con soffitti i cui stucchi sono in fase di recupero grazie all'Art Bonus. centrale. La nota Sala del Fico sarà utilizzata come piccola sala conferenze e anche per la celebrazione di matrimoni con rito civile.
Al primo piano invece la punta di diamante è rappresentata dalle tre stanze affrescate dal Brandani cui si aggiungono altre sale destinate alle esposizioni. Gli stucchi del 1590, realizzati dal Brandani e che raffigurano scene della Genesi, dell'Iliade, delle dodici fatiche di Ercole e di vari episodi della storia romana, sono attesissimi dagli appassionati d'arte e dai visitatori. Una volta riaperto Palazzetto Baviera sarà oggetto di visite guidate specifiche. Confermata anche la realizzazione di una mostra con tutti gli arredi e la mobilia appartenuta ai Della Rovere.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia
Giulia Mancinelli