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S. Paolo di Jesi: l'ascensore di Lucia Giatti, Associazione Coscioni di Ancona, 'Giustizia..quasi fatta'

SI è tenuta venerdì mattina una conferenza stampa per pubblicizzare e rivendicare la nostra versione dei fatti in riferimento all’installazione nella sede municipale di S. Paolo di Jesi di un ascensore, messo in opera e inaugurato poche settimane fa dall’amministrazione comunale.



Presenti a questa conferenza stampa il dott. Renato Biondini segretario della Cellula di Ancona dell’ass. Luca Coscioni, Lucia Giatti disabile motoria di S. Paolo di Jesi già consigliere comunale di S. Paolo e candidata consigliere nelle prossime elezioni comunali del 25 maggio e l’avv. Alessandro Gerardi membro del Consiglio generale dell’ass. Coscioni che è stato il consulente legale che ha seguito questa causa intrapresa da Lucia contro il comune di S. Paolo di Jesi per attività discriminatoria in quanto lei come tutti i disabili motori non poteva accedere agli uffici comunali e quindi di fatto era discriminata rispetto alle persone normodotate.





L’ass. Luca Coscioni che è una delle associazioni costitutive del Partito radicale nonviolento transpartito e transazionale, fondata nel 2002 da Luca Coscioni che era un docente universitario malato di SLA (sclerosi laterale amiotrofica) una malattia neurovegetativa incurabile che poi lo ha portato alla morte nel 2006 per una crisi respiratoria.


La denominazione completa di questa associazione è associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica “dal corpo dei malati al cuore della politica”.





E’ un’associazione che ha tra i suoi scopi statutari la promozione dei diritti e libertà fondamentali delle persone come il diritto e la libertà di ricerca scientifica specialmente in ambito sanitario contro i fondamentalismi di ogni credo, l’autoderminazione delle persone nel fine vita e si batte anche per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, malate e nonautosufficenti. troppo spesso negati in Italia. Proprio per supportare e difendere i cittadini che si vedono negati i propri diritti l’ass. Luca Coscioni ha istituito il servizio di “Soccorso Civile” attraverso il quale chiunque e in particolare quei cittadini che si sentono vittime di discriminazioni possono rivolgersi per avere un aiuto, una collaborazione fattiva e anche una consulenza legale.





La cellula di Ancona dell’ass. Coscioni dal 2012 sta portando avanti tra le altre anche questa battaglia contro le barriere architettoniche così importante per la tutela della libertà di movimento, di mobilità e di accessibilità delle persone disabili motorie e sensoriali che troppo spesso sono vittime di discriminazioni, ledendo i loro diritti fondamentali enunciati nei principi della Costituzione italiana, dalla Convenzione ONU sulla disabilità e da tutta una serie di norme succedutesi nel corso di questi anni come per esempio la legge 67 del 2006 avente per oggetto “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilita' vittime di discriminazioni”.





Questa legge è un’importante strumento legislativo e giudiziario a difesa delle persone con disabilità che però o perché è poco conosciuta e perché le persone non hanno il coraggio di intraprendere delle azioni legali verso magari un ente pubblico non se ne servono, quando invece, e il caso di Lucia ne è una prova è uno dei pochi strumenti che si ha per tutelare i propri interessi e diritti per via giudiziaria.





Nel corso del 2012 abbiamo proposto a Lucia Giatti di assisterla attraverso i nostri avvocati per intraprendere una azione legale in base a questa legge 67 sia contro l’ufficio postale di S. Paolo di Jesi sia contro il comune, anche perché lei essendo consigliere comunale, si è dovuta dimettere perché non potendo accedere agli uffici comunali non poteva svolgere come doveva il suo ruolo di consigliere.





La causa contro le Poste Italiane iniziata nel 2012 si è conclusa positivamente per Lucia già nel 2013, le Poste hanno dovuto mettere in funzione il servo scala per accedere all’ufficio postale di S. Paolo di Jesi e risarcire economicamente Lucia con un indennizzo economico.





Per quanto riguarda la causa contro il comune anch’essa iniziata nel 2012, in prima istanza e nel primo grado di giudizio al Tribunale di Jesi è stato respinto il nostro ricorso con motivazioni pretestuose e infondate, ma certi delle nostre ragioni abbiamo fatto ricorso alla Corte di Appello di Ancona, che però ha fissato la prossima udienza nel 2017..





Comunque andrà la causa in corso contro il comune di San Paolo di Jesi, la nostra battaglia e la battaglia di Lucia è stata già vinta in quanto il comune di San Paolo ha istallato e inaugurato da poche settimane un ascensore nella sede municipale.





Certo il sindaco di S. Paolo si è preso tutto il merito di questa opera anche in vista delle prossime elezioni comunali di maggio, ma noi diciamo che se non ci fosse stata l’iniziativa e le lotte di Lucia Giatti compresa questa azione legale contro il comune con il supporto legale dell’ass. Coscioni, l’ascensore non sarebbe ancora stato istallato.





In verità nel 2010 l’amministrazione comunale aveva deliberato un progetto di fattibilità dell’ascensore, guarda caso proprio in concomitanza della elezione di Lucia a consigliere comunale, ma poi questa delibera e questo progetto è rimasto nei cassetti con la scusa che non c’erano i soldi e che vi erano altre priorità, nonostante Lucia avesse sempre chiesto e sollecitato la sua messa in opera.





E’ solo nel corso del 2013, guarda caso proprio nel corso della causa legale al tribunale di Jesi, che il sindaco delibera l’approvazione del progetto definitivo per l’istallazione dell’ascensore che è stato messo in funzione e inaugurato ad aprile del 2014.





E’ da rimarcare il fatto che gli uffici comunali di S. Paolo di Jesi sono stati inaccessibili ai disabili motori per decenni e il comune, con colpevole ritardo, si è messo a norma solo nel 2014.





Questa è una vittoria non solo di Lucia ma una bella vittoria di tutte le persone con disabilità che troppo spesso si sentono discriminate e a cui vengono negati dei loro diritti fondamentali.





Invitiamo a tal proposito tutti quelli che hanno subito o subiscono delle discriminazioni in tema di disabilità a utilizzare questo strumento di tutela della legge 67 del 2006 ed eventualmente contattare l’ass. Luca Coscioni che nella provincia di Ancona è rappresentata da Renato Biondini cell. 339 6035387 email cellulacoscioniancona@gmail.com biondinirenato@alice.it.

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associazione Luca Coscioni Ancona